09/2012 – Agi tuoi

Stanislao:

– .. sì ho finito ieri di leggere il libro. Non male, forse anche meno cinico degli altri! Certo alcuni passaggi non li ho capiti, o forse sono io che non riesco ad accettarti cosí autarcachico! Come fai a ricercare la felicitá che tu stesso descrivi unico scopo di vita, disprezzando tutto ciò che richiama comodità e agi? Già ti immagino seduto su un ciglio con un cartello: “non farmi vivere”..

Frank:

– Sai che a volte sembra che tu sia lì lì per arrivarci, per capire, ma poi immancabile la smentita! È evidente che non raccogli i passaggi in profondità, ti manca il fraseggio del Barça. Se non rispetti la posizione in campo poi ti scappa il soggetto: è chiaro che non puoi suonare le stelle e le stalle sullo stesso piano.. e non sto parlando solo di tasti bianchi e tasti neri! Tu mi confondi le zone semantiche. Se io dico Ben-Essere e tu rispondi innovazione, o peggio, sviluppo.. allora ribatto Ben-Avere. Devo farlo capisci?! Vedi.. non sei nel tuo ruolo, se dai queste risposte butti via il pallone. Il Ben-Essere, quello sì che puoi misurarlo in felicità, ma l’incremento di comodità, il Ben-Avere, è solo un interno lordo e sudicio! Se ti ripetono per tutta la vita che sei scemo, sei sicuro di avere la forza di non lasciarti convincere? Io sì! Al tuo agio dò picche e rilancio fiori: ascolta crescere il riso Stan.. in equilibrio. Ben-Essere anziché Ben-Avere.. Troppo difficile? Non è questione di sviluppo o sottosviluppo.. si tratta semplicemente di rimanerne fuori. Rischiamo grosso: sosteniamo una teoria evolutiva traballante, ma nella pratica involutiva siamo imbattibili.

F&S

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